Hollywood è cambiata, e lo sa bene Patrick Wilson, attore versatile che ha spaziato tra musical, horror e drammi intensi.
Tra i suoi film più celebri c’è Little Children (2006), diretto da Todd Field, in cui ha condiviso lo schermo con Kate Winslet in una delle scene di sesso più intense della sua carriera.
Ospite del podcast di The Hollywood Reporter, Wilson ha ricordato quella sequenza, ammettendo che non ha più girato scene di quel tipo dopo il Me Too.
Una dichiarazione che fa riflettere su quanto siano cambiate le dinamiche dei set cinematografici e la rappresentazione della sessualità nel cinema.
Ma cosa significa davvero questa affermazione? Cos’è il movimento Me Too? E soprattutto, come sono cambiate le scene di sesso nei film e nelle serie TV? Approfondiamo l’argomento.
Patrick Wilson e il ricordo di Little Children
Quando Patrick Wilson ha girato Little Children, il cinema aveva un approccio molto diverso alle scene intime. Non esistevano coordinatori dell’intimità, né protocolli chiari per garantire il consenso e il comfort degli attori.
Wilson ha raccontato che Kate Winslet lo ha aiutato a sentirsi a suo agio sul set, grazie alla sua esperienza con scene di nudo in film precedenti come Titanic e The Reader.
Tuttavia, guardando indietro, l’attore ha ammesso che, dopo il Me Too, l’industria cinematografica ha cambiato radicalmente il modo di girare queste sequenze.
“Non ho più girato scene di quel tipo dopo il Me Too”, ha dichiarato, facendo riferimento a un cambiamento profondo nel settore.
Le scene di sesso non sono scomparse, ma vengono trattate con molta più attenzione rispetto al passato.
Cos’è il Me Too e come ha cambiato Hollywood
Per capire l’importanza delle parole di Patrick Wilson, bisogna sapere cos’è il movimento Me Too.
Tutto è iniziato nel 2017, quando l’attrice Alyssa Milano ha lanciato l’hashtag #MeToo per dare voce alle vittime di molestie e abusi nel mondo del cinema e oltre.
Tuttavia, il termine era stato coniato già nel 2006 dall’attivista Tarana Burke, con lo scopo di sostenere le donne che avevano subito violenze.
L’onda del Me Too ha travolto Hollywood, portando alla luce numerosi casi di abuso di potere.
Il caso più noto è stato quello di Harvey Weinstein, il potente produttore cinematografico condannato per molestie e stupri. Da quel momento, l’industria dell’intrattenimento non è più stata la stessa.
Le denunce hanno portato a un cambiamento radicale nelle produzioni: maggiore attenzione al consenso, regole più rigide sui set e la nascita della figura del coordinatore dell’intimità.
Come sono cambiate le scene di sesso dopo il Me Too
Dopo il Me Too, il modo di rappresentare il sesso nei film e nelle serie TV è stato completamente rivoluzionato.
Prima del 2017, molte scene intime venivano girate con un approccio piuttosto diretto e, in alcuni casi, gli attori si trovavano a dover affrontare situazioni scomode senza un vero supporto.
Alcuni racconti di attori e attrici rivelano episodi di disagio e pressioni subite per girare scene di nudo o rapporti sessuali senza adeguata preparazione.
Oggi, invece, esistono figure professionali che supervisionano ogni fase della realizzazione delle scene intime.
I coordinatori dell’intimità sono responsabili di garantire il benessere degli attori, assicurandosi che tutto venga concordato in anticipo e che non ci siano forzature di alcun tipo.
Oltre agli aspetti pratici, è cambiato anche il modo di raccontare il sesso sullo schermo. Se prima molte scene avevano un taglio quasi voyeuristico, oggi si punta a una rappresentazione più realistica ed emozionale.
Un esempio chiaro di questo cambiamento è la serie Bridgerton, in cui le scene di sesso sono state curate nei minimi dettagli per rispettare il comfort degli attori senza perdere intensità narrativa.
Anche film come Passages o Aftersun mostrano una sessualità più intima e meno spettacolarizzata, dando spazio alle emozioni dei personaggi anziché focalizzarsi solo sull’atto fisico.
Patrick Wilson e il futuro delle scene intime nel cinema
Le parole di Patrick Wilson evidenziano un aspetto cruciale: il cinema non è più quello di una volta, e le scene di sesso ne sono la prova più evidente.
Da una parte, questo cambiamento ha portato maggiore sicurezza e rispetto per gli attori.
Le produzioni moderne pongono un’enfasi sul consenso e sulla tutela del benessere degli interpreti, rendendo i set un ambiente più professionale e meno opprimente.
Dall’altra, però, alcuni sostengono che le scene intime abbiano perso spontaneità.
Il cinema, si dice, deve mantenere una certa libertà creativa, e con troppe regole si rischia di rendere tutto più artificiale.
C’è chi rimpiange la naturalezza delle vecchie scene di sesso, ritenendo che oggi siano troppo “costruite”.
Wilson ha vissuto entrambe le epoche: quella in cui le scene di sesso venivano girate senza troppe precauzioni e quella attuale, più regolamentata e consapevole.
La sua esperienza con Kate Winslet in Little Children rappresenta un esempio di un’epoca diversa, un cinema più libero ma anche meno attento al benessere degli attori.
La domanda che molti si pongono è: questo cambiamento ha migliorato o limitato il cinema?
Alcuni credono che le scene intime abbiano perso la loro autenticità, mentre altri ritengono che finalmente gli attori possano lavorare in un ambiente più rispettoso.
Dopo il Me Too, il cinema è cambiato per sempre. Le scene di sesso non sono scomparse, ma vengono trattate con una consapevolezza e un rispetto che prima mancavano.
Patrick Wilson ha sottolineato come non abbia più girato scene simili a quella con Kate Winslet, proprio perché l’industria si è evoluta.
Non si tratta di censura o di evitare determinati contenuti, ma di un nuovo approccio che mette al centro il benessere degli attori senza rinunciare alla potenza della narrazione.
Forse il cinema ha perso un po’ della sua spontaneità, ma ha guadagnato in professionalità, rispetto e sicurezza. E anche se il dibattito rimane aperto, una cosa è certa: niente è più come prima.